Produzioni teatrali

CAMERA CON… SVISTA!

Commedia brillante scritta e diretta da Luisa Di Maso.

Con: Giuseppina Di Croce, Luisella Frigerio, Giancarlo Guarino, Francesco Ielpo, Martina Marone, Lucrezia Valia.

Sinossi dello spettacolo

La famiglia Marchisio si ritrova in serie difficoltà economiche dopo l’arresto del capo famiglia: Gianmatteo il quale, da svariati anni, intesse una relazione extraconiugale; la moglie Patrizia ne è al corrente, ma finge di non sapere. All’arresto consegue il sequestro preventivo dei beni, cui Patrizia non può avere accesso. Dopo lo sconcerto iniziale, la donna, suo malgrado, viste le impreviste difficoltà finanziarie, decide su interessamento dell’amico Corrado, eclettico e anticonformista, di cedere in affitto una stanza dell’appartamento in cui vive con i figli: Riccardo, diciassettenne scanzonato, che in “rete” ha trovato la propria vocazione e Carolina, la maggiore, assennata, in procinto di laurearsi in psicologia. In casa anche la sorella maggiore di Patrizia, Elena, una suora che pur avendo lasciato i voti continua ad osservare orari e abitudini del convento. Giunto il giorno dell’incontro con l’affittuaria, amica di Corrado, che dovrà trasferirsi in città, temporaneamente, per un intervento alle corde vocali e successiva riabilitazione, Patrizia si prepara all’accoglienza, ma l’impatto è a dir poco traumatico.


Finché c’è lite… c’è speranza!

Commedia brillante scritta e diretta da Luisa Di Maso.

Con: Giuseppina Di Croce, Manuela Franzò, Luisella Frigerio, Giancarlo Guarino, Martina Marone.

Musiche originali di Dario Piccioni

Sinossi dello spettacolo

Irene e Lavinia si incontrano casualmente a casa di amici comuni ed è “colpo di fulmine”. L’ una vive a Torino l’altra a Roma. Per mesi si scrivono messaggi e lunghe mail, s’incontrano a metà strada, poi arrivano a coronare il loro desiderio: unirsi in matrimonio e andare ad abitare a Todi, in un attico. Peccato, però, che dopo dieci anni di unione, il loro rapporto non sia più lo stesso, l’amore si è spento poco a poco.

La dissolvenza sbiadisce il ricordo. Le due donne si trovano in auto. Insieme fanno il viaggio Todi-Roma per recarsi nello studio associato “Straccialacarta” dove le attendono i due avvocati che le guideranno in una negoziazione assistita. Durante il viaggio, tra soste impreviste e ripartenze si scopre qualcosa di più sui due personaggi.

Ancora una dissolvenza accompagna il cambio di situazione. Lasciate le due in auto, una musica “pulsante” ci introduce nello studio associato, dove conosciamo Giulia Corbelli avvocatessa senza scrupoli, moglie di Straccialacarta, proprietario dello studio stesso e Giuseppe Sentile, avvocato, consulente esterno allo studio, giocoso ma solo apparentemente ingenuo e disattento. Corbelli assiste Irene e Sentile invece Lavinia. Nello studio Straccialacarta lavora Annalisa, segretaria che nella vicenda si rivelerà incauta nel farsi sfuggire alcune informazioni di sua conoscenza, ma anche un’ottima ascoltatrice e una saggia confidente. Tra situazioni comiche, equivoci e rivelazioni scottanti Irene e Lavinia arrivano a scontrarsi su quelle che sono le vere motivazioni che le hanno condotte alla richiesta di divorzio, ma anche Giulia, Giuseppe, Annalisa riservano sorprese.  



PURCHE’ SIA A FIN DI BENE.

Scritto e diretto da Luisa Di Maso

Con: Mauro Albanesi Giuseppina Di Croce, Manuela Franzò, Luisella Frigerio, Giancarlo Guarino.

Musiche di Dario Piccioni

Sinossi

Felice Coriandoli, noto attore di teatro, apprezzato interprete delle commedie di Scarpetta e De Filippo, vive nella sua abitazione romana assieme alla domestica Angelina, di origine romagnola, la quale, percependo da Felice solo vitto e alloggio, in cambio di alcune faccende domestiche. Felice ha una sorella, Caterina che, sottratta anche la parte di eredità dei genitori, spettante al fratello, è fuggita facendo perdere le sue tracce, con l’attore comico, romano, Quinto Sestilio, di cui è innamorata, presentatole dal fratello stesso. Felice non nutre simpatia per il collega che definisce barzellettiere, convinto che sia stato lui, a portare Caterina sulla cattiva strada, mosso da interesse privato. Non crede infatti che Quinto si possa essere innamorato di Caterina, bruttina e avanti con gli anni. Per rivalsa nei confronti della sorella e per farla ritornare sui suoi passi, Felice mette in atto un astuto stratagemma coinvolgendo Valeria Cirulli, suo medico curante. Riuscirà nel suo intento?


D’Amore e D’Accordo.

Commedia brillante in atto unico scritta e diretta da Luisa Di Maso

Con: Mauro Albanesi, Manuela Franzò, Angelica Frigerio, Luisella Frigerio, Giancarlo Guarino

Sinossi

Leo D’Amore, meticoloso maestro elementare, ossessionato dalla correttezza della lingua italiana e dai classici della letteratura, ama sua moglie Alice D’Accordo, casalinga che ha la passione per il canto, mai esercitata con gli studi. La coppia D’Amore, D’Accordo che con i cognomi sugella un rapporto tranquillo, è longeva: sposati da vent’anni Leo e Alice hanno una figlia di nome Beatrice, per tutti Bea, studentessa che il padre mette spesso alla prova chiedendole a trabocchetto di ripetere versi di illustri autori italiani. Tutto scorre regolarmente in casa D’Amore, con una certa monotonia, ma senza pretese di cambiamento, tra compiti da correggere, faccende casalinghe, piccole scaramucce finché un talent televisivo non viene a stravolgere la quiete familiare. Alice all’improvviso dichiara di voler fare un viaggio alle Bahamas, da sola, nonostante non abbia mai mosso un piede senza il marito, mentre Bea, sfuggente, si trasferisce per qualche giorno da un’amica. In solitudine, Leo viene tormentato dalle incertezze, dai dubbi, dalla tristezza. A creare confusione l’amico Mario, improbabile professore di educazione fisica, con un forte accento romanesco e la portiera Olga, una donna russa, energica e invadente, che fanno irruzione in casa di Leo più volte senza preavviso. Tra gag esilaranti ed equivoci Leo scoprirà che per andare d’amore e d’accordo si può essere anche in disaccordo, basta aprire gli occhi e allargare il proprio orizzonte.


IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI

Scritto e diretto da Luisa Di Maso

Con: Mauro Albanesi, Manuela Franzò, Angelica Frigerio, Luisella Frigerio, Giancarlo Guarino.

Musiche di Dario Piccioni.

Giulietta Pompamagna, affermata battitrice di aste e collezionista di opere d’arte, è sposata con Francesco, maggiordomo in casa della moglie, fino a qualche anno prima. Giulietta desidera un figlio e, ogni giorno, sottopone Francesco a sforzi sovraumani per l’ottenimento dello scopo che sembra essere diventato l’obiettivo prioritario delle sue giornate, tanto che impone al marito un aut aut: un mese di tempo affinché lei rimanga incinta, altrimenti potrà tornare a fare il maggiordomo in casa d’altri. Spaventato dalla determinazione della moglie e affaticato per l’attività forzata, Francesco decide di ricorrere a un espediente, accogliere in casa un maggiordomo che, opportunamente istruito, possa sostituirsi a lui all’oscuro della moglie. Scrive dunque un annuncio. All’annuncio risponde Raffaele Pertuso (che non sa dei secondi fini di Francesco), vedovo disoccupato, alla ricerca di un lavoro che possa consentirgli una vita dignitosa e, soprattutto, il mantenimento della figlia, Leti, ragazza ribelle e sconclusionata, incorsa in guai giudiziari, che ha, tuttavia, un gran talento per la danza. Ma un altro personaggio si affaccia alla scena, Romeo Letizia, pittore bohemien alla ricerca di notorietà, con un bizzarro accento francese, che viene a dare man forte a Raffaele, nei piani di Francesco. Tra situazioni divertenti ed equivoci la storia si snoda verso una conclusione singolare e inattesa.


Pertuso Raffaele

Scritto e diretto da Luisa Di Maso.

Con Giancarlo Guarino, Tommaso Manzo.

Musica di accompagnamento: Giuliana Russo.

“Pertuso Raffaele: maggiordomo” è una commedia tragicomica, divertente e commovente, in cui si racconta la storia del protagonista, Raffaele, che nella vita ha fatto di mestiere il maggiordomo a casa di persone facoltose, nella Napoli d’altri tempi, mai citata, ma intuibile.

La scena si apre con una chitarrista che suona una musica dolce e malinconica; Raffaele Pertuso racconta i fatti interpretando i personaggi di cui narra. Racconta la sua infanzia, vissuta in compagnia della madre, degli zii e delle cugine, stretti tutti in una piccola abitazione, infanzia segnata dall’abbandono del padre che ha preferito farsi una nuova famiglia in Germania; e racconta dell’età adulta, fatta di riscatto e nuovo stile di vita nelle abitazioni lussuose dei suoi datori di lavoro: Giulietta Pompamagna, battitrice di aste, Felice Coriandoli attore di teatro, Gennaro Fiordifiocca maestro di musica. Ricorre nei racconti di Raffaele un personaggio: Sisinella una vicina di casa, dai modi bruschi che a lui però vuole bene. A Sisinella Raffaele bambino racconta sogni, ambizioni, desideri che l’anziana donna prontamente ridimensiona, da popolana pratica e disillusa qual è.

La musica accompagna ogni passaggio della vita di quest’uomo, la chitarrista suona melodie evocative durante tutta la narrazione. “Pertuso Raffaele: maggiordomo” è un racconto ironico e delicato che sa far ridere, soprattutto per la veridicità di alcuni personaggi interpretati dallo stesso Raffaele che non lesina modi di dire e dialetti, facendo, inoltre, riflettere.